La vicenda di una ragazza passata dalla Fanciullezza è al centro dell’articolo che lo storico quotidiano ha dedicato alla nostra associazione
Chi ha partecipato all’evento “La Fanciullezza si racconta”, che si è svolto il 10 ottobre scorso nella sede di via Nino Bixio, ricorderà di certo la vicenda di Alice. L’ha raccontata, con l’intensità di cui è capace, l’attore Antonio Gargiulo durante una delle parentesi teatrali che hanno scandito la serata. Alice (il nome è di fantasia, la vicenda che la riguarda purtroppo no) è una delle tante ragazze che sono passate attraverso periodi di autentico dolore, ma li hanno saputi superare anche grazie all’ospitalità della nostra onlus, e che ora si è conquistata il suo diritto a una vita normale e serena. Una storia a lieto fine, insomma. Anzi, una “buona notizia”.
Una vetrina per il Terzo Settore
E proprio “Buone notizie – L’impresa del bene” è il nome di un nuovo inserto lanciato da alcune settimane dal Corriere della Sera e dedicato al mondo del volontariato. Si tratta di uno spazio editoriale tramite cui il principale quotidiano italiano vuole offrire visibilità e riconoscimento alle realtà che operano nel Terzo Settore, e che portano avanti (nel quotidiano e senza troppa pubblicità) la battaglia per una società più giusta e più equa. “Perché il Terzo settore è un esercito di bene capace di proporre soluzioni e inventare nuovi modelli”, per citare proprio il manifesto programmatico dell’inserto. E martedì 28 novembre “Buone notizie” ha parlato della Fanciullezza, attraverso un ampio articolo a cura di Rossella Verga che è partita dalla storia di Alice per spiegare l’impegno dell’associazione a sostegno dei ragazzi che, come Alice, vivono una fase di difficoltà.
Leggi l’articolo completo sul sito corriere.it
Alice, dal buio alla luce
«Io sono una seconda opportunità». Esordisce così, affidandosi alla viva voce di Alice, l’articolo del Corriere, ed è una dichiarazione che lascia il segno. Nel suo passato, il viaggio dall’Albania all’Italia, i maltrattamenti, le sofferenze. Nel suo presente, la famiglia adottiva, gli esami in Scienze dell’Educazione, la pallavolo, la serenità. In mezzo, gli anni alla Fanciullezza, un periodo non privo di difficoltà, ma a cui oggi Alice ripensa con la riconoscenza di chi sa di dovere molto, a quel luogo. «Non è stato facile lasciare la casa della Fanciullezza. Lì c’era la mia educatrice, c’erano gli amici. Eravamo tanti bambini, sempre insieme» racconta lei. Ma La Fanciullezza non è un luogo dove rimanere per sempre. È piuttosto un luogo di transito, dove riannodare i fili della propria vita per poi ripartire. Alice e tanti altri come lei lo sanno bene.
Il Corriere della Sera non è l’unico giornale ad aver parlato della Fanciullezza in queste settimane. Lo hanno fatto, ad esempio, Pubblicità Italia, YouMark, Media Key, Daily Media e The Old Now.